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Figlia Unica - Cortometraggio

Una campagna di
Susanna Vavassori, Domitilla Romanazzo e Jonathan Lotto

Contatti

Una campagna di
Susanna Vavassori, Domitilla Romanazzo e Jonathan Lotto

Figlia Unica - Cortometraggio

Figlia Unica - Cortometraggio

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12%
  • Raccolti € 1.218,00
  • Obiettivo € 10.000,00
  • Sostenitori 15
  • Scadenza 12 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Susanna Vavassori, Domitilla Romanazzo e Jonathan Lotto

Contatti

Il Progetto

Noi

Siamo tre studenti del corso di Cinema della NABA di Milano e per completare il nostro percorso accademico stiamo realizzando un cortometraggio di fiction.
"Quotidianità" è la parola chiave per descrivere l’estratto di vita che decidiamo di mostrare al nostro pubblico e che desideriamo portare sul grande schermo.
Il nostro vissuto si mescola a suggestioni e idee, dando vita ad una storia fatta di sguardi e piccoli dettagli.
Siamo Domitilla, Jonathan (autori e registi) e Susanna (producer). Vi presentiamo “Figlia Unica”.

Logline

In una calda mattinata estiva una volubile adolescente accudisce il fratellino, ma l’improvvisa visita del fidanzato la porterà a trascurare i suoi doveri.

Sinossi

È una calda mattinata d’agosto a Terracina e Lavinia bada distrattamente al fratellino Elia.
Suona il campanello. È Giulio, che, con la scusa di riportarle il prendisole dimenticato nel suo alloggio un paio di giorni prima, vuole passare la giornata con lei. Visibilmente impreparata, Lavinia lo accoglie.
Giulio familiarizza con Elia, giocandoci assieme. Inscena poi una caccia al tesoro, nascondendo il suo caschetto.
Finalmente soli, Giulio e Lavinia trovano uno spazio più intimo nella cameretta della ragazza. Sentono la musica e si confidano: Giulio ha un nuovo tatuaggio e Lavinia ne è attratta tanto da volerlo toccare. Ciò la imbarazza quasi quanto l’idea di cambiarsi davanti a Giulio che vorrebbe tanto rivederla con indosso il prendisole che le ha riportato.
Ma queste dinamiche sono solo un palcoscenico per i giochi di forza che porteranno Lavinia a riflettere sui compromessi che la libertà porta con sé.

Intenzioni di regia

Il mondo narrativo nel quale avviene la nostra storia è composto di piccoli episodi quotidiani.
È uno scorcio sulla vita dei personaggi e si focalizza su delle micro-dinamiche all’interno di essa: brevi sguardi, contatti fisici e silenzi.
La storia raccontata dal punto di vista di Lavinia permetterà di empatizzare maggiormente con lei e di comprenderne paure e desideri.
I legami fra le scene sono dettati dalle emozioni dei personaggi, valorizzate da una regia intimista ma essenziale, che lasci ampio spazio alla messa in scena.
Sotto l’apparente delicatezza degli eventi, si celerà quindi una realtà dolceamara.

Perché raccontare questa storia

Il progetto “Figlia Unica” nasce dalla necessità di Jonathan e Domitilla di voler raccontare un episodio intimo e pregno di significato.
L’insicurezza adolescenziale legata alle prime relazioni ed alle prime libertà, è qualcosa di cui tutti abbiamo fatto esperienza e che riusciamo a ritrovare nel nostro percorso di vita.

La formula “cortometraggio“ permette di ritrarre una situazione senza doverne delineare passato e futuro. A partire da ciò, si possono creare storie con presupposti tanto semplici quanto affascinanti, grazie agli stessi limiti di minutaggio imposti dal formato.
Per rendere evocative storie di questa portata, è dunque fondamentale lavorare sulla ricchezza di dettagli, che presuppone una profonda conoscenza dell’arena e dei personaggi.

“Figlia Unica” nasce da Terracina, ed è proprio da lì che vuole prendere i propri dettagli. Seppur ambientato esclusivamente in una casa, il territorio è molto importante proprio per definirne le caratteristiche e l’arredamento.
Lo stesso accade con i personaggi, figure legate al loro luogo d’appartenenza.

Le associazioni e l’impegno sociale

Il cortometraggio è realizzato con l’appoggio del Gruppo Volontariato e Protezione Civile e con il patrocinio del comune di Terracina.
Da qui nasce l’interesse di trasmettere un messaggio di sensibilizzazione sulle responsabilità dei giovani, specie nella fase transitoria alla vita adulta, dove le nuove esperienze sono accompagnate da rischi spesso troppo alti.

L’appoggio dell’associazione e del comune ci permetteranno inoltre la massima collaborazione con enti territoriali sotto ogni fronte produttivo.

Perché il crowdfunding

Il crowdfunding ci permetterà di veder concretizzato un progetto, che nasce da una piccola idea, ma ambisce a un prodotto di un alto livello.
Per puntare in alto però i sogni non bastano, per questo il modo migliore per aiutarci e sostenerci nel progetto è la donazione.

Qui in dettaglio come ci prefissiamo di investire i proventi della raccolta fondi.

Commenti (1)

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  • SA
    Simone Ci vediamo a Cannes.

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